eXTReMe Tracker

monachesimo cristiano



MONACHESIMO CRISTIANO

Condizione religiosa caratterizzata da una profonda spiritualità. Nell'ambito del cristianesimo, il fenomeno ebbe origine dalle esperienze degli eremiti che, fra III e IV secolo, praticavano una vita ascetica di isolamento individuale nelle zone desertiche dell'Egitto. La scelta della vita di mortificazione delle passioni nasceva dal desiderio di realizzare un ideale di martirio che sostituisse quello del sangue, reso impossibile dalla fine delle persecuzioni. A questa prima fase di totale solitudine del monaco eremita ne seguì una in cui predominarono le forme di vita associata. Si diffusero, quindi, i cenobi (dal greco koinos, comune e bios, vita), comunità monastiche desiderose di incarnare, mediante pratiche ascetiche e meditazione, l'ideale evangelico di perfezione e di penitenza. Si pensava che soltanto nel monastero, considerato come un'isola di perfetta vita cristiana, fosse possibile realizzare le virtù cristiane autentiche alle quali il resto degli uomini poteva adeguarsi in modo solo parziale. Un monaco egiziano, Pacomio, stabilì alla fine del III secolo la prima regola di vita comunitaria: i cenobiti vivevano del proprio lavoro e praticavano la castità, la povertà e l'ubbidienza. In occidente queste esperienze si realizzarono sulle coste della Provenza e poi in Irlanda dove la diffusione del monachesimo corrispose con l'evangelizzazione dell'isola ad opera di san Patrizio nel 432. Significativa per l'occidente l'esperienza di san Benedetto da Norcia, che fondando il monastero di Montecassino, compose la Regula Benedicti, dove emergono tre aspetti tipici delle successive esperienze monastiche. Benedetto sottolineò il senso della misura, per cui la regola richiedeva ai membri della comunità monastica di obbedire all'abate, di restare perennemente legati al monastero e di condurre un'esistenza equilibrata, senza austerità corporali eccessive; pose l'accento sull'importanza della lettura e dello studio, organizzando una biblioteca e una scuola a cui si ispirarono successivamente le scuole episcopali. I monaci infine riconoscevano l'importanza del lavoro manuale, e nella loro vita quotidiana trovavano posto la preghiera e il lavoro nei campi abbaziali.

P. Benigni



Aa.Vv., La vita comune del clero nei secoli XI e XII, Milano 1962; A. Vauchez, La spiritualità dell'occidente medievale (secoli VIII-XII), Vita e pensiero, Milano 1978.